TACUS è Territorialità, Accessibilità, Cultura, Unione e Solidarietà; un’associazione di promozione sociale, senza scopo di lucro, che lavora per e con i disabili.

Quello della disabilità è certamente un tema delicato e importante, che ha tantissime sfaccettature. Ma la disabilità non è solo una tematica di cui è complicato parlare. È un fatto con il quale tutti ci confrontiamo quotidianamente e parlarne è, dunque, quanto mai necessario. Ma parlarne come? Troppo spesso ci si riferisce alla disabilità utilizzando termini come dis-abile o handicappato che pongono l’accento su una mancanza dell’individuo. Ma ciascuno ha una propria identità e proprie caratteristiche che non possono ruotare solo attorno ad un deficit. È dunque importante parlare di diversabilità, riferendoci ai soggetti diversamente abili in modo positivo e propositivo senza, tuttavia, dimenticarsi dell’handicap.

Uno degli articoli principali della nostra Costituzione recita che tutti i cittadini hanno uguale dignità e sono uguali davanti alla legge senza distinzione alcuna. Un altro documento importante è certamente la “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”, un trattato internazionale, approvato nel 2006 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, che riconosce pari dignità alle persone e assicura che, a prescindere dalle loro capacità, a tutte siano garantiti gli stessi diritti.

Stessi diritti, ma bisogni diversi ai quali, spesso, la realtà in cui viviamo non può o non sa rispondere, guardando alla disabilità come un limite, un problema che, nella maggior parte dei casi, si preferisce ignorare. Documenti come l’art. 3 e la Convenzione sono, quindi, fondamentali. Le sole leggi, però, non bastano. Servono politiche adeguate, interventi sociali e territoriali. Servono conoscenza, educazione, consapevolezza e trasformazione culturale, perché una cultura dei diritti delle persone diversamente abili va costruita giorno dopo giorno.

Inclusione è la parola chiave. Inclusione intesa come estensione del concetto di integrazione atta a coinvolge soggetti diversamente abili, ovvero, tutte quelle persone con le loro diversità (motorie, psichiche, sensoriali), nel componimento di un mosaico più complesso e armonico che risponda ai bisogni di tutti insieme ai soggetti normodotati. Lavorare per l’inclusione della persona con disabilità vuol dire, di fatto, occuparsi potenzialmente del bene di tutti. È, dunque, la consapevolezza della complessità della realtà in cui viviamo e il bisogno di cambiare lo status quo che ci ha dato l’input per dar vita a TACUS, un progetto avviato lo scorso anno e nato per dar voce e sostegno ai soggetti diversamente abili, mettendo in atto un’inversione di rotta e trasformando la realtà “negativa” dell’handicap in un’esperienza di maturazione personale e risorsa aggiunta, lottando per l’abbattimento delle barriere architettoniche e socio-culturali presenti nel territorio, il muro dell’esclusione e dell’intolleranza, per l’affermazione del diritto alle pari opportunità e all’inclusione sociale. Ci anima il desiderio di promuovere eventi e campagne di sensibilizzazione nel rispetto dell’accessibilità e sostenibilità, attività culturali e artistiche che facciano sentire i soggetti diversamente abili parte integrante della comunità, in ogni forma e con i mezzi in nostro possesso.

L’obiettivo di TACUS  è quello di difendere le disabilità, le identità, l’integrazione tra le diverse disabilità e l’inclusione sociale; sostenere gli ideali di coesione e intercultura garantendo il diritto alle pari opportunità ed all’accessibilità del patrimonio storico culturale del nostro territorio, attivare strumenti che producano una cultura diversa.

TACUS si impegna attivamente nell’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso campagne di sensibilizzazione, nuove forme di turismo, inclusivo, accessibile e sostenibile, attività ricreative, itinerari, corsi e laboratori pensati per tutti.

Il progetto è, sì, ambizioso ma possibile grazie all’aiuto di tutti coloro che intendano appoggiarlo dando il loro contributo concreto. Il percorso che ci proponiamo è indubbiamente lungo e necessita di nuove sinergie per crescere, ciò significa che servono persone che mettano a disposizione il proprio tempo e le proprie idee per attivare progetti che creino l’alternativa e, contemporaneamente, guadagnare credibilità sul territorio. Sperando che questo messaggio si propaghi, accogliamo chiunque ne voglia far parte con un piccolo o grande contributo.

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